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Interpretariato simultaneo durante il conflitto israelo-palestinese

Il contesto

Dall’avvio del conflitto israelo-palestinese, Landoor ha avuto una parte fondamentale nelle comunicazioni multilingue gestite da un’importante azienda di media e comunicazione. Sin da quel triste 7 ottobre il programma si occupa di gettare luce su questa complessa e delicata situazione e di delineare, per quanto possibile, le possibili future ripercussioni che si avranno a livello internazionale. Ospitando nel suo programma illustri esperti di geopolitica, storici e giornalisti, e avvalendosi di troupe locali operanti nelle zone coinvolte, parlanti arabo o inglese, la redazione ha dovuto affidarsi a interpreti specializzati in grado di tradurre in italiano i contenuti provenienti da queste lingue. E la sua scelta è ricaduta sui servizi di interpretariato professionale di Landoor.

 

La richiesta

La prima richiesta riguardava la necessità di disporre di interpreti simultanei in prima serata.

Il cliente era alla ricerca di professionisti che potessero tradurre in tempo reale dall’italiano all’inglese, per intervistare inviati in diretta dalla Striscia di Gaza. Questo servizio è stato condotto nonostante le numerose difficoltà, tra cui ad esempio le interruzioni e la scarsa qualità delle connessioni e l’alta situazione di rischio cui si esponevano gli inviati.

Landoor si è assunta la responsabilità di selezionare un interprete capace di svolgere la traduzione simultanea, cioè di tradurre in italiano ciò che veniva detto in inglese, garantendo al contempo una voce ben udibile per tutti gli spettatori durante la trasmissione in diretta. La sfida per Landoor è stata trovare interpreti con le competenze linguistiche, la disponibilità oraria e l’esperienza televisiva necessarie per questo compito. A differenza del normale servizio di interpretariato, erano inoltre richiesti interpreti dello stesso sesso delle persone intervistate.

Una sfida importante per l’interprete e per Landoor è stata il contesto delicato in cui dovevano tradurre. Era necessario misurare bene l’uso delle parole e cercare di mantenere una neutralità assoluta durante l’interpretazione, data la sensibilità degli argomenti trattati.
Last but not least, la selezione dell’interprete adeguato doveva avvenire in tempi molto brevi, spesso entro due ore dalla richiesta.

Questo incarico non è stato privo di complicazioni, in quanto la mancanza di informazioni dettagliate sulle procedure e il contesto rendeva complessa la selezione e il reclutamento degli interpreti. Si consideri che, normalmente, prima di ogni servizio, si offre all’interprete la possibilità di prepararsi, con adeguato materiale, terminologia e contesto per l’intervento. In questo caso, invece, l’interprete ha avuto solo pochi minuti prima dell’inizio della trasmissione per prepararsi e ha dovuto essere pronto ad affrontare qualsiasi imprevisto, anche di natura tecnica: gli studi non dispongono di una cabina interpreti, costringendo i linguisti a operare tra i fonici, una situazione non ideale per la concentrazione.

 

Per quanto riguarda la seconda richiesta dell’azienda di media e comunicazione si è resa necessaria la traduzione dall’arabo all’italiano, ma per un compito diverso rispetto alla prima richiesta. La giornalista riceveva materiale proveniente da Israele, comprensivo di filmati, frammenti di notizie e informazioni da altre emittenti, tutti in arabo. Inoltre, l’audio in questi filmati non era sempre chiaramente udibile, spesso accompagnato da rumori come spari. Pertanto, è stato richiesto un linguista che assistesse la giornalista direttamente negli studi di produzione.

La richiesta consisteva nel visionare i video e, con l’assistenza dell’interprete, selezionare i frammenti da utilizzare per la realizzazione del servizio. La scelta di utilizzare un interprete anziché un semplice mediatore linguistico madrelingua è stata dettata dalla complessità dei contenuti. Landoor ha selezionato un interprete italiano, anche se non madrelingua arabo, con un’esperienza decennale.

La scelta di un linguista neutrale era cruciale per garantire una traduzione obiettiva e fedele senza alterare il significato delle parole o influenzare il discorso a favore di una qualsiasi parte. In questa modalità di lavoro, l’interprete collaborava con la giornalista, visionava i video e gli audio, traduceva consecutivamente e insieme selezionavano le parti da utilizzare per la creazione dei contenuti finali.

 

I risultati

Il cliente ha espresso grande soddisfazione in merito al nostro lavoro e alla professionalità degli interpreti messi in campo.

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